TEATRO TRA BIBBIA E VITA: UNA PROPOSTA LABORATORIALE
Enrico Giuranno[1]
Abstract
Quello fra il cristianesimo e il teatro è stato un rapporto difficile e controverso: dall’iniziale condanna inappellabile dei padri della Chiesa, che lo consideravano un retaggio del paganesimo, alla riscoperta in ambito liturgico nel medioevo, fino alle rivoluzioni teatrali del 900. Dopo il Vaticano II sono fioriti in tutto il mondo diversi metodi che tramite le tecniche teatrali hanno aperto alla scoperta delle profondità della Scrittura. Un laboratorio teatrale, in una classe V del liceo artistico Toschi di Parma, ha provato a sperimentare un approccio “non convenzionale” al testo biblico con una riflessione sulla fraternità ferita a partire dall’affascinante racconto di Giuda e Tamar (Gen. 38) all’interno del grande Romanzo di Giuseppe.
(altro…)LA NECESSITÀ ONTOLOGICA DELLA CURA COME PRATICA ETICA E PEDAGOGICA NELL’AZIONE EDUCATIVA DELL’IDR
Michela Casinelli[1]
Abstract
Le persone capaci di importanti gesti di cura, quando spiegano i motivi del loro agire, forniscono risposte di rara semplicità: ho fatto quel che dovevo, chiunque avrebbe fatto lo stesso, non c’era altro da fare… Il che non significa che dietro l’azione non ci sia un pensiero. Il pensiero c’è, ma è radicalmente semplice, nel senso che è essenziale, sa dov’è l’essenza delle cose. Questo pensiero è passione per il bene dell’altro, con una forza etica che non viene prima della coscienza, ma piuttosto, è la voce di una coscienza che sa ciò che è irrinunciabile e da lì orienta il suo essere.
Nell’aver cura, si risponde alla chiamata, propriamente umana, ad avere a cuore la vita. Con questo articolo, dunque, si vuole approfondire tale tematica nell’ambito delle pratiche educative scolastiche e in particolare dell’Idr.
“FARE SEGNO A UN VOLTO”, NON SOLO INSEGNARE RELIGIONE. Elementi di riflessione dopo il sinodo
Laura Ricci[1]
Luca Vitali[2]
Abstract
Il Sinodo sulla sinodalità ha avviato dinamiche che possono essere preziose anche per ripensare l’educazione religiosa, in un’epoca di trasformazioni rapide e profonde.
Il “magistero della panchina, della strada, dei pellegrini e del cuore”, intesi come simboli di un cammino condiviso e di un incontro autentico, offrono delle piste da seguire per avvicinarsi ai bambini, ai ragazzi e ai giovani con uno stile che non si limiti a trasmettere dottrine e norme difficilmente comprensibili, ma che punti piuttosto a presentare loro un Volto, quello del Dio di Gesù Cristo, come punto di riferimento.
Questo approccio, infatti, può aiutare a superare la distanza tra la tradizione della Chiesa e le sfide poste dalle nuove generazioni e può far vivere con maggiore consapevolezza il processo di riforma che è sempre in corso, mai definitivamente concluso.
REVISIONE DEI PIANI DI STUDIO
Fabrizio Rinaldi[1]
Abstract
L’articolo nasce dall’esperienza di rivedere più volte i Piani di Studio di un ente accademico.
Esso mette in luce cinque principi architettonici che si sono dimostrati utili nel coniugare insieme esigenze tra loro diverse come l’efficacia formativa, la sostenibilità economica, l’elasticità nella formulazione degli orari delle lezioni, la possibilità di personalizzare gli itinerari.