Al momento stai visualizzando Alcune letture sull’Intelligenza Artificiale

Valentina Zacchia[1]

Abstract

La biblioteca si è dotata di strumenti utili alle persone meno specializzate per individuare facilmente le letture di loro interesse. Pubblichiamo sui canali Telegram e WhatsApp una rassegna stampa sintetica dei periodici specializzati e compiliamo delle proposte di lettura, disponibili sul sito. La più recente riguarda l’intelligenza artificiale e comprende tre sezioni: libri sul rapporto uomo-macchina nella società, nella dimensione pratica, nella vita interiore; libri che discutono aspetti etico-morali; libri sulla teologia di fronte alla crisi della categoria dell’“humanum”.

            Da tempo la biblioteca si è dotata di strumenti utili alle persone meno specializzate per orientarsi e individuare facilmente le letture di loro interesse. Circa ogni due mesi pubblichiamo sui nostri canali Telegram e WhatsApp una rassegna stampa tematica sintetica, che fornisce una fotografia dei temi più trattati dai periodici specializzati, evidenziando le diverse prospettive che si trovano sulla stampa specialistica. Compiliamo anche delle proposte di lettura su questioni largamente presenti nel dibattito pubblico o su temi che sono oggetto dei corsi extracurricolari in facoltà: sono i corsi che tutti possono frequentare e molti sono riconosciuti dal MIUR come aggiornamento per i docenti di ogni ordine, grado e disciplina. Queste proposte di lettura restano poi a disposizione sul sito della biblioteca.[2]
Recentemente ne abbiamo redatta una sull’intelligenza artificiale. Tutta la stampa specialistica continua a occuparsi del tema; anche la facoltà ha dedicato all’intelligenza artificiale la prolusione dell’anno accademico 2023-2024 e ha costituito un gruppo di ricerca sul tema.
Nel selezionare i titoli da inserire nella proposta di lettura abbiamo escluso i testi più tecnici, quelli che descrivono l’evoluzione delle neuroscienze, delle tecnologie, dell’informatica, e abbiamo organizzato i saggi da segnalare in tre sezioni: le prime due, sul rapporto uomo-macchina e sugli interrogativi etico-morali, testimoniano gli approcci più scelti dagli autori in letteratura; la terza è dedicata alla teologia.
In primo luogo, gran parte della letteratura sull’intelligenza artificiale (A.I.) si occupa di indagare il rapporto uomo-macchina e le trasformazioni che l’A.I. porta nella vita dell’uomo, sia a livello individuale che politico-sociale. Alcuni di questi cambiamenti, in parte accaduti e in parte in corso, sono oggettivi: la robotica, dopo aver colonizzato la terra, i mari, lo spazio, entra nel corpo umano grazie alla bioingegneria; [3] la tecnologia cambia i modi che abbiamo di fruire la cultura o crearla.[4] Altri cambiamenti, più misteriosi ma già descrivibili e misurabili, sono “soggettivi”: trasformano la persona dall’interno e investono natura e forma delle relazioni,[5] percezione del tempo,[6] valori, aspettative.[7] La pedagogia si misura con generazioni già trasformate da questi cambiamenti e si interroga su come attrezzare i nativi digitali alla vita;[8] la filosofia legge questi cambiamenti mettendoli in rapporto con la storia dell’uomo.[9]
Descritto il rapporto tra uomo e macchina e le sue trasformazioni, molti autori mettono in rapporto le questioni antropologiche[10] con interrogativi etico-morali: in che modo nuovi “agenti informazionali” privati tolgono potere alle istituzioni democratiche? Cosa può fare la macchina senza il controllo umano? Come si devono e possono gestire eventuali esiti nefasti di questa delega? Come cambia la società se la politica, la scienza, l’assistenza medica, la pubblica amministrazione, il trasporto, la logistica sono governate dall’A.I.?[11] I neuroscienziati cosa ci dicono del funzionamento del nostro cervello e del rapporto tra questo gli altri livelli della persona umana?[12]
La pervasività della cosiddetta “intelligenza dei dati”, della quale spesso non siamo consapevoli, dà alle questioni etiche una nuova concretezza e urgenza: è largamente condiviso da molti autori un richiamo a tutti verso la responsabilità di conoscere e comprendere il funzionamento l’A.I. per continuare ad agire la propria libertà su tecnologie sempre più invisibili, ma che tutti usiamo nel quotidiano.[13]
Infine, abbiamo incluso nella proposta una piccola selezione di testi teologici sul tema. Vi compaiono per primi gli atti del Congresso nazionale dell’Associazione teologica italiana del 2019, che descrivono il panorama della riflessione teologica presente e, con un approccio multidisciplinare, rappresentano un «tentativo di capire fino a che punto il cambiamento in corso stia realizzando una vera e propria metamorfosi dell’umano e specialmente fino a che punto tutto questo abbia una ricaduta sulla teologia tanto da causarne (richiederne) (…) una metamorfosi».[14]
Altri saggi riflettono in modo più specifico su aspetti antropologici,[15] mettendoli in relazione con la rivelazione cristiana che lo sviluppo delle neuroscienze ci impone di ri-comprendere.


[1] Coordinatrice di Biblioteca, Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, Bologna.

[2] Tutti i percorsi di lettura riportano la data di aggiornamento: https://bit.ly/4gw9Tkm (20/9/2024).

[3] M. C. Carrozza, I robot e noi, il Mulino, Bologna 2017. Carrozza (presidente CNR, già ministro, docente alla Scuola superiore di studi Sant’Anna di Pisa, di cui è stata rettrice) scrive questo testo centrato sui risvolti politico-sociali della diffusione della robotica per gli studenti della Scuola di Politiche.

[4] G. Roncaglia, L’architetto e l’oracolo. Forme digitali del sapere da Wikipedia a ChatGPT, Laterza, Roma-Bari 2024; L. Floridi, La quarta rivoluzione. Come l’infosfera sta cambiando il mondo, Cortina, Milano 2017. Roncaglia, che insegna Informatica umanistica e Filosofia dell’informazione a Roma Tre, guarda all’intelligenza artificiale a partire dai cambiamenti nella produzione e fruizione di cultura; Floridi (filosofo, direttore del Digital Ethics Lab di Oxford University e presidente del Data Ethics Group dell’Alan Turing Institute) la mette in relazione con la storia della riflessione dell’uomo su sé stesso.

[5] S. Turkle, Insieme ma soli. Perché ci aspettiamo sempre più dalla tecnologia e sempre meno dagli altri, Einaudi, Torino 2019. L’autrice, antropologa e docente al MIT di Boston, a partire da centinaia di interviste sul campo, descrive l’impatto psicologico, percettivo e sociale del mondo digitale sulle relazioni con amici, persone amate, genitori e bambini, e la precarietà delle nostre certezze relative a privacy e comunità, intimità e solitudine.

[6] P. Chabot, Avere tempo. Saggio di cronosofia,Treccani, Roma 2023. Chabot, filosofo, insegna all’Institut des Hautes Études des Communications Sociales di Bruxelles.

[7] P. Benanti, Digital Age. Teoria del cambio d’epoca. Persona, famiglia e società, San Paolo, Cinisello Balsamo 2020. In ogni capitolo Benanti (francescano, membro Pontificia accademia per la vita e del New Artificial Intelligence Advisory Board dell’ONU) include una sintesi delle sfide più urgenti nell’ambito del vivere concreto che analizza.

[8] P. C. Rivoltella – C. Panciroli, Pedagogia algoritmica. Per una riflessione educativa sull’Intelligenza Artificiale, Scholè, Brescia 2023. Gli autori (Università Cattolica del Sacro Cuore) pongono tre riflessioni: sulla competenza informativa critica; sull’uso dell’A.I. nella didattica personalizzata; sulla necessità di influenzare l’A.I., ossia “educare l’algoritmo”.

[9] L. Floridi, La quarta rivoluzione.

[10] S. Petrosino – M. Iofrida, Contro il post-umano: ripensare l’uomo, ripensare l’animale
EDB, Bologna 2017. I due filosofi (Università Cattolica del Sacro Cuore e Università di Bologna) guardano fenomenologicamente alcuni ambiti della vita umana definendo l’uomo come capace di assumerne la responsabilità, in un contesto socio-economico orientato dall’utile.

[11] G. Manzone, Morale artificiale. Nanotecnologie, intelligenza artificiale, robot. Sfide e promesse, EDB, Bologna 2020. Manzone, docente di dottrina sociale della chiesa ed etica sociale alla Pontificia Università Lateranense di Roma, guarda dal punto di vista morale alle nanotecnologie e alle applicazioni che ne fa l’uomo.

[12] J. J. Sanguineti, Neuroscienza e filosofia dell’uomo, EduSc, Roma 2014. Include una storia del pensiero (non privo di contrasti) dei neuroscienziati sull’uomo.

[13] P. Benanti, Human in the loop. Decisioni umane e intelligenze artificiali, Mondadori università, Milano-Firenze 2022; Luciano Floridi, Etica dell’intelligenza artificiale: sviluppi, opportunità, sfide, Cortina, Milano 2022.

[14] F. Brancato, “Introduzione” in Associazione Teologica Italiana, Ripensare l’umano. Neuroscienze, new-media, economia: sfide per la teologia, Glossa, Milano 202, p. XII.

[15] R. Massaro – N. D’Onghia, Il sé tra ragione ed emozione: come le neuroscienze interrogano la teologia, Ecumenica, Bari 2019; L. Paris, Teologia e neuroscienze. Una sfida possibile (gdt 393), Queriniana, Brescia 2017; I. Schinella, Il segno di Giona: per un’antropologia della Misericordia nell’epoca del post-umanesimo e della neuroscienza, Cantagalli, Siena 2016; A. N. Terrin, Religione e neuroscienze: una sfida per l’antropologia culturale, Morcelliana, Brescia 2004.