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Il festival delle biblioteche specializzate di Bologna

Valentina Zacchia[1]

Bologna è ricchissima di risorse librarie: accanto alla capillare rete di biblioteche di pubblica lettura, in città sono numerose le biblioteche specialistiche: universitarie, del comune, della città metropolitana, della regione o private, anche ecclesiastiche.
Nel 2015 alcune di queste hanno iniziato a realizzare azioni comuni di promozione culturale e divulgazione scientifica. Nel 2019 anche la biblioteca della Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna si è unita a loro nella rete Specialmente in biblioteca, che oggi comprende 18 biblioteche (comunali, d’ateneo, regionali, metropolitane e private)[2] specializzate in diversi ambiti disciplinari e su diverse tematiche: storia, politica, religione, educazione, psicologia, disabilità, intercultura, identità di genere, musica, cinema.
Una volta all’anno la rete organizza un festival su un tema comune, che ogni biblioteca deve interpretare in collaborazione con almeno un altro ente: un tale vincolo fonda il festival sulla negoziazione tra luoghi, complementari ma non sempre affini, che si impegnano a esplorare possibili convergenze.
L’edizione 2024 del festival aveva in calendario 18 appuntamenti (dal 25 febbraio al 25 marzo) ed era dedicata ai “confini”, interpretati in senso geo-politico (guerre e migrazioni), educativo (la funzione delle regole; l’educazione alla differenza), sociale (appropriatezza vs. abuso; cultura della legalità; geografia e identità; normale vs. patologico), filosofico e teologico (la fine della vita; i limiti del pensiero). Grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e di Ravenna e di Open Group sono intervenuti musicisti e ospiti nazionali e internazionali.[3]
La biblioteca della Facoltà Teologica, nel 2024 capofila del progetto, ha proposto quattro appuntamenti: sui limiti nell’educazione, sulla mistica e la musica come esperienze sul limite, sul confine della vita.
Su quest’ultimo abbiamo organizzato un gruppo di lettura, gestito e promosso di concerto con la biblioteca della Salute Mentale e delle Scienze Umane “Minguzzi-Gentili”. A ciascuno degli incontri hanno partecipato in media 15 persone: la maggior parte di loro ha seguito tutti gli incontri in un clima partecipe, vivace e sempre rispettoso dei punti di vista divergenti[4]. A febbraio abbiamo invitato Jenny Sinclair, per parlare del libro[5] scritto da sua madre Grace Sheppard, che racconta i quattro anni di convivenza con la malattia terminale del marito. Jenny Sinclair è intervenuta con Bruna Zani e Tiberio Guerrieri, ospite di sr. Mara Borsi in una lezione aperta dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose.
L’interesse del dipartimento di Storia della teologia per i “confini” ci ha permesso di inserire in programma un seminario di alto valore scientifico: un virtuoso caso in cui la biblioteca ha offerto un’occasione di promozione alla ricerca scientifica della Facoltà. Nel seminario, in collaborazione con la biblioteca Mario Gattullo del dipartimento di Scienze dell’Educazione, Marco Settembrini e Renzo Tosi hanno portato il pensiero antico, greco ed ebraico, su giovinezza, educazione e limiti, e Maurizio Fabbri ha risposto loro con una riflessione sulla pedagogia contemporanea.[6]
Infine, in collaborazione con il Museo internazionale e biblioteca della musica abbiamo proposto a due lezioni-spettacolo che si sono svolte presso le sale del museo, cogliendo la preziosa possibilità di portare fuori dai nostri spazi il nome della Facoltà. Da Gerusalemme ha raggiunto Bologna per l’occasione il musicologo Enrico Fubini: lui e Laurence Wuidar, accompagnati dalla voce di Valeria Fubini e dal pianoforte di Chiara Bertoglio, hanno parlato di mistica ebraica e cristiana e del loro uso di canto e musica[7]. Sul movimento del pensiero lungo i propri confini e sulle corrispondenze delle strutture musicali ad esso è intervenuto Giuseppe Barzaghi op, sempre con Laurence Wuidar, con Marco Pedrazzi al pianoforte.[8]
Oltre a farci raggiungere un uditorio più vasto[9], la nostra partecipazione al festival è un’occasione per dare testimonianza di approcci ulteriori sui temi indagati dalle biblioteche cittadine e contribuire così a preservarne la complessità.[10] Non solo: riteniamo sia una preziosa occasione di allenare al dialogo sia il nostro pubblico abituale, sia noi “addetti ai lavori”, che agiamo spesso col pensiero rivolto a un uditorio familiare alle nostre prospettive disciplinari. Quel dialogo, che il tutto il mondo invoca davanti alle crisi e alla conflittualità esasperata dei nostri tempi, si allena così concretamente attraverso la capacità dei luoghi di cultura della città di ospitare e farsi ospitali, attraverso lo sforzo di trovare le parole per parlare a tutti.


[1] Coordinatrice di Biblioteca, Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, Bologna.

[2] Nel 2024 le biblioteche che ne fanno parte sono: b. Amilcar Cabral, b. del Mulino, b. dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, b. dell’Istituto Parri, b. della Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, b. della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna, b. della Salute mentale e Scienze umane Minguzzi-Gentili, b. Italiana delle Donne, b. Mario Gattullo – Dipartimento di Scienze dell’Educazione di UniBo, b. Renzo Renzi – Fondazione Cineteca di Bologna, b. Silvana Contento – Dipartimento di Psicologia di UniBo, Centro di Documentazione Flavia Madaschi Cassero LGBTQIA+ Center, Centro Legalità e Inclusione – Valsamoggia (BO), Centro Documentazione Handicap (CDH), Centro RiESco – Comune di Bologna, ERT/Teatro Nazionale, Mediateca Giuseppe Guglielmi – Regione Emilia-Romagna, Museo internazionale e b. della Musica – Comune di Bologna. La rete aderisce al Patto per la lettura del Comune di Bologna. Il sito della rete è specialmenteinbiblioteca.altervista.org [11/03/2024].

[3] Tra questi Egidio Ivetich, direttore dell’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano della Fondazione Giorgio Cini, docente all’Università di Padova, sulla frontiera est/ovest che attraversa l’Europa; Marco Aime, antropologo e scrittore, docente all’università di Genova, sui nessi tra geografia e vita dell’uomo; Enrico Fubini, storico della musica e dell’estetica musicale, già Università di Torino, sulla musica e mistica; Paolo Benedetto Saraceno, già direttore del dipartimento di salute mentale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, su Basaglia a cento anni dalla nascita; e i musicisti Jamal Ouassini, Vaghelis Merkouris, Simone Martinetto, Chiara Bertoglio, Valeria Fubini, Marco Pedrazzi. Il calendario completo è su specialmenteinbiblioteca.altervista.org/calendar/ [11/03/2024].

[4] Per il gruppo abbiamo scelto le letture secondo un principio di varietà e di levità, avendo cura di individuare testi non troppo conosciuti ma largamente disponibili nelle biblioteche e meritevoli del nostro tempo: i letterari Josè Saramago Le intermittenze della morte, Feltrinelli, Milano 2022 (l’edizione più recente) e Tatiana Tibuleac, L’estate in cui mia madre ebbe gli occhi verdi, Keller, Rovereto 2023 (letterari), il sapienziale e antico Qoelet (molte ed.), il memorialistico Marilyn e Irving Yalom Una questione di morte e di vita, Neri Pozza, Vincenza 2022. I temi emersi con più ricorrenza nel dialogo sono stati quelli sociali (welfare, anziani, malattia e fine vita) ma anche il ruolo della religione, l’importanza di una vita ben spesa e delle relazioni significative, non solo familiari. Gli incontri, svolti tra ottobre e gennaio, sono stati uno al mese, metà ospitati a S. Domenico e metà alla biblioteca Minguzzi.

[5] Grace Sheppard, “Forte come la morte è l’amore”. Vivere in pienezza nella sofferenza, EDB, Bologna 2013. L’incontro si è svolto lunedì 26 febbraio 2024, in S. Domenico.

[6] Giovedì 29 febbraio 2024 in S. Domenico. Il video integrale è disponibile sul canale Youtube della Facoltà: https://bit.ly/3PfCcI2 [11/03/2024]. Il seminario era accreditato dal MIUR come aggiornamento docenti di ogni ordine, grado e disciplina.

[7] Domenica 3 marzo 2024. Fubini e Wuidar sono insieme autori del volume, curato da Chiara Bertoglio, I linguaggi dell’ineffabile. Musica e mistica: tradizioni ebraiche e cristiane a confronto, Edizioni ETS, Pisa 2022.

[8] Domenica 10 marzo 2024; incontro su volume di Giuseppe Barzaghi La fuga. Esercizi di filosofia e di anagogia, Studio domenicano, Bologna 2020.

[9] Le iniziative da noi organizzate con la rete nel 2024 hanno visto la partecipazione di circa 150 persone.

[10] I temi delle sette edizioni del festival sono stati attualità della memoria, violenza sulle donne, ambiente e società, migrazioni e appartenenze, i diritti, la grande guerra.